Questa domanda mi accompagna da anni, e per spiegarti chi sono ti racconto una storia.

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Questa è la storia di un uomo in costante ricerca. Partì dalla ricerca nelle scienze motorie, proseguendo con la ricerca nella medicina Osteopatica fino a un richiamo interiore. Quel "qualcos'altro" che sentiva fin da bambino stava arrivando: il vuoto. Quel vuoto che non gli dava pace, quel vuoto che lo faceva sentire separato da chi lo circondava gli permise di cambiare con-tatto.

Il contatto con i sintomi divenne la pratica per eccellenza per una trasformazione radicale. Il sintomo, esplorato con ascolto e rispetto, gli svelò il viaggio eroico verso la sua essenza. Finalmente trovò quel qualcos altro che tanto aveva cercato.

Tuttavia, significò andare controcorrente rispetto a ciò che richiedeva la società. Significò rallentare partendo dall'ascolto. Quell'attento e preciso ascolto gli consentì di entrare in contatto profondo con il sintomo, permettendogli, finalmente di esprimersi!

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"Il sintomo va approcciato con la stessa delicatezza e cura che si ha in presenza di un neonato che piange."